Archeopost | Cose | Luoghi | Narrazioni | Riflessioni

Mini blog n5. The end!

lunedì 12 settembre 2016

 

Mignon è partita. Ha scelto panorami nuovi, colori nuovi, suoni nuovi, gusti diversi… la osserviamo da lontano muovere i primi passi da sola , e come per gli altri che abbiamo già visto partire il cuore si riempie di gioia e commozione. Credo sia la parte più difficile per un genitore: lasciarli andare . È uno di quei momenti dove gli estremi delle emozioni si toccano:  gioia e sofferenza, soddisfazione e preoccupazione, nostalgia e speranza..

Mignon è partita ma qui abbiamo un sacco di cose da fare ! La vita cambia un po’ il ritmo, come il secondo movimento di una sinfonia, ma la musica suona eccome!

Prima di tutto si riparte per la montagna. Quest’anno ce lo ricorderemo : una settimana di sole senza nuvole! Ogni giorno ci alzavamo increduli, ci vuole una speciale congiunzione astrale quassù per avere tanta grazia , ma tant’è e ce la godiamo tutta!

Ciliegina sulla torta Senior e Junior ci vengono a salutare e ci regalano altri giri sui monti in serena e ormai adulta compagnia. E non nascondo la soddisfazione di tenere senza fatica il loro passo sostenuto: e vai! Questo nucleo familiare da quattro quinti , tranquillo e cresciuto, mi permette di osservare con calma i soliti, bellissimi, panorami. Mi permette di riflettere passo dopo passo e mettere a fuoco alcune considerazioni.
Sopratutto mi godo la natura: vacanza per me è poterla ammirare e imparare da lei, è accarezzare la roccia e sentirmi sicura; è camminare sui prati e sentirmi coccolata; è prendere il sole scaldarmi le ossa; è mangiare una mela e seguire con lo sguardo il profilo dei monti per cercare di imprimerlo nella memoria; è bagnarsi nel fiume e godere dell’energia dell’acqua che scorre; è cercare sentieri meno battuti per trovare silenzio e natura incontaminata ; è salire e scendere sui sentirti con gli amici fino a sera condividendo fatica e sollievo. E poi osservare i particolari, a volte in una venatura del legno c ‘è la storia di chi l’ha lavorato, il segno del tempo che l’ha scolpito o la luce che svela disegni nascosti.

Ma poi si torna a casa . E la carica di Natura fatta in montagna mi scatena una irrefrenabile voglia di marmellata. Anzi , di fare la marmellata ! Ecco qua cosa mi sono inventata con l’ultima frutta matura in offerta al mio negozietto bio comprata d’istinto e nascosta per bene nel baule dell’auto per evitare battutine sprezzanti e malfidenti dai familiari , tanto poi lo so che se la mangiano la marmellata quei brontoloni!

Il procedimento è sempre lo stesso: metto in una terrina capiente una mela bio a pezzetti , e dico bio perché ci servono la buccia e il torsolo che hanno tanta pectina naturale per addensare la marmellata; poi aggiungo la frutta prescelta lavata e fatta a a tocchetti , lo zucchero (a me piace poco dolce e metto 250 gr per 1,5kg di frutta pulita)  e la lascio riposare dalle 3 alle 24 ore coperta . Lo zucchero aiuta così la frutta a rilasciare la pettina naturale . Al momento di cuocerla per primissima cosa metto in vasetti coi relativi coperchi a bollire in un pentolone d’acqua . Poi alla frutta aggiungo il succo di almeno un limone ( io sempre due, ma va a gusto) e a seconda del l’ispirazione spezie carie: cannella, chiodi di garofano, noce moscata,zenzero fresco ..do una mescolata e metto sul fuoco. Blob blob blob… coperta con una retina paraschizzi a fuoco tranquillo la faccio andare finché la,mela è bella cotta. A questo punto immergo il minipimer e frullo il tutto a crema come mi piace, a volte la lascio un po’ più ruvida a volte no… de gustibus! A questo punto si possono aggiungere uvetta , frutta secca (mandorle, pinolo, nocciole, noci..) pezzetti di cioccolata ( ma se li volete interi vanno messi proprio all’ultimo momento per non scioglierli) amaretti sbriciolati grossolanamente e poi non so..avete altre idee? Sbizzarritevi! Faccio andare ancora un po’ fino alla famosa prova del piattino: se un cucchiaino di marmellata bollente sul piattino freddo non cola più ci siamo : avanti coi vasetti! Li estraggo ancora bollenti , li scolo , li riempio, li chiudo bene e avanti così fino ad esaurimento ! In meno di un’ora andranno sottovuoto! Ma ci sono altri metodi ( che io non uso ma altrettanto validi!!) quanto dura ? Non lo so. In dispensa qualche mese, ma se ne faccio poca per volta finisce presto..se ne faccio tanta la regalo..e non mi hanno mai detto di aver avuto il mal di pancia! La prossima volta vi mando il metodo Donatella: molto simile è infallibile ma con una grande pregio: non si mescola mai! Però prima me lo faccio io per bene poi vi passo parola..

La nostra corta estate calda si conclude così: sotto il sole delle Dolomiti, col profumo della marmellata. Col cuore a metà tra L’Italia e il profondo nord . Con gli occhi pieni di immagini che sono già ricordi e la mente piena di progetti che sono già quasi realtà … Un agosto a mini post, cosa ci riserverà settembre ? Chutney? Zucca? Patchwork?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *