Riflessioni

Doppia spunta blu.

mercoledì 30 dicembre 2020

Quest’anno se ne va come un messaggio mandato, letto ma senza risposta. Ci lascia così, in sospeso.
A volte si scrive anche senza domande da fare ma ci si aspetta comunque una reazione. Invece quel doppio v azzurrino rimbomba di silenzio sospeso. “Avrò detto qualcosa di sbagliato?” Lo rileggo e non mi sembra. “Sarò stata fraintesa?” La voce in effetti aiuta a capire meglio, così come gli sguardi e i gesti che sulla tastiera, per quanto smart, sono totalmente estromessi. Si ok le faccine, ma vuoi mettere un sorriso vero!
“Forse l’ha letto di corsa, magari distrattamente e non ha potuto rispondere…succede anche a me…” poi passa la giornata e il messaggino scorre giù, in fondo alla schermo, spinto sotto fino a scomparire per essere catalogato tra le cose dimenticate o dimenticabili così che l’unica memoria attiva è quella della sim.  Intanto noi, che restiamo comunque in dignitosa attesa, ci dedichiamo ad altro, la vita va avanti e quasi cerchiamo di essere distratti per non pensarci più, per riempire quel vuoto con altri pensieri e altri volti. Ogni tanto poi ci rassicuriamo ” mah si dai…sarà sfuggito…risponderà!”

Quest’anno ci lascia così. Con tante domande e poche risposte. Con tanti, dolorosi, silenzi e pochi, rubati, abbracci. Lentamente le giornate sono passate cercando di superare le preoccupazioni con la creatività o la solidarietà; affrontando con fatica prove davvero pesanti e scoprendo forze che non sapevamo di avere.
Ma siamo qui. Siamo ancora qui, cercando di capire che cosa è successo, cercando una spiegazione e un perché.
E andiamo avanti. Distraendoci col  nuovo quotidiano che stiamo imparando a gestire e facendo tesoro di tutto ciò che di Buono e Bello ci circonda forse abbiamo riscoperto relazioni e tempi che avevamo dimenticato o, semplicemente, dato per scontate. Questo anno che non ha risposto ai nostri desideri, ai propositi fatti dodici mesi fa, ci lascia innervositi, dispiaciuti, offesi, imbarazzati per non aver realizzato quello che volevamo noi…ma forse ci ricorda  che la vita ha un percorso che non sempre possiamo prevedere, proprio come una risposta che pretendiamo e non arriva; ci insegna che la vita è anche silenzio e rispetto di cose che non conosciamo; che la vita è anche attesa, pazienza, perdono; che per essere vicini ci vuole un cuore che si fida del vissuto (più che di whatsapp); che ricorda i piccoli passi che ci hanno avvicinato e che ancora desidera farne. Questo anno severo e austero come un vecchio professore armato di bacchetta ci ha insegnato l’obbedienza e ci ha reso più forti; quest’ anno silenzioso come una nebbia d’inverno ci ha ricordato l’ importanza della prudenza e della lentezza; quest’anno denso come il mare notturno  ci ha obbligato ad alzare lo sguardo verso la luna e le stelle, preziose compagne splendenti grazie al buio loro fratello; piccole luci che, come i sorrisi ricevuti nonostante tutto, hanno dato sollievo al passo pesante e lento di questi mesi e che, come i tanti animi coraggiosi e generosi del quotidiano, vigilano e preannunciano tempi migliori. Perché, qualsiasi cosa succederà ho imparato una nuova resilienza, ho scoperto una nuova Bellezza attorno a me che può e deve aiutare ad asciugare le lacrime di altri. Così cerco di non pensare a quella spunta blu come ad una risposta mancata ma a come un messaggio ricevuto e spero accolto: quest’anno non ha mi detto quello che volevo forse ma mi ha costretto ad ascoltare nuove e scomode parole, nuovi e inaspettati silenzi. Eppure anche tutto questo è stato vita, è memoria, è storia: è parte di me e di te. E, come gli opposti quando si toccano, la distanza imposta ci ha scrostato dalla banalità e ci ha restituito la nostra prossimità, la nostra unica e irripetibile presenza. Stare vicini ha un altro valore adesso e le spunte blu come ali di gabbiano volano via senza peso, come un dono gratuito.
BUON ANNO allora, ricco di presenza e consapevolezza, di stelle e sorrisi, di messaggi e silenzi, di sogni e realtà, di speranze e stupore… insomma: di Vita!

  1. Quest’anno ancora per una volta mi ha insegnato che la vita decide per noi quello che ci deve accadere… di sicuro però possiamo scegliere come viverla…
    Che sia un anno nuovo alla ricerca della “vera” serenità

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