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Senza,qui,tutto,niente.

domenica 24 luglio 2016

La prima sensazione è di leggero panico: in autostrada verso l’aeroporto si parte, si ,ma SENZA cellulare. Panico e vuoto. È come se d improvviso scomparissero dalla realtà tutte le cose che si fanno abitualmente. Ci si resta male perché non si crede di esserne così dipendenti e così ,con moto d’orgoglio ,ci si ricorda di qualche anno fa e d’improvviso ci si sente molto liberi e leggeri. È come quando si entra in galleria e gli occhi si devono abituare alla penombra dopo un attimo di buio totale. SENZA telefono…però che bello!  Per quattro giorni e quattro notti . Senza foto né messaggini. Senza faccine e senza internet. “SENZA” di solito richiama la privazione ma in questo fortuito caso si rivela un arricchimento. Senza telefono si parla con chi ci  accompagna e le parole sono piene. Si ascolta ciò che si dice e il cuore è presente. E si gode anche dei momenti di silenzio con gli occhi oltre il finestrino . Si ride cercando un parcheggio e ci si emoziona quando ci si saluta per oltrepassare i controlli : buon rientro e grazie del passaggio!! Adesso si è soli..QUI..SENZA..Per quel che mi riguarda è la seconda volta dopo 25 anni che prendo l’aereo da sola. Nessuno con cui condividere l’ansia via sms. Sola. QUI. Non potevo fare altro che essere solo QUI. Allora si comincia ad osservare. Poliziotti che devono conciliare concentrazione e ripetitività . Una famiglia anglofona che ha problemi con un figlio pallido per la nausea e mentre la “mamy” lo segue armata di sacchetto il “daddy” la precede con la sorellina pimpante alla ricerca del “gate”. Una nonna coi capelli candidi ma esperta viaggiatrice parte per il mare con una nipotina bambina, il fratello più grande tutto cuffie e FB e un fratellino intermedio con un piede nell’infanzia e uno nell’adolescenza; coppie di mezza età che tornano al mare vestiti da città ma già abbronzati e senza valigie; un motociclista si aggira sperduto con la sua tuta di pelle nera un po’ preoccupato: forse per la sua moto in stiva? Forse perché preferisce il sellino alle ali ? Forse perché è straniero? Una signora dall’aria borghese parla al telefono dei suoi problemi familiari e di coppia ed è talmente concentrata a camminare parlando a voce alta che non si accorge che siamo tutti coinvolti nei suoi racconti…ma quale tutti?? Solo io …perché gli altri per un motivo o per l’altro non sono QUI ma altrove coi loro mezzi digitali. Uomini d’affari aspettano senza bagaglio telefonando su grandi cellulari o lavorando su piccoli pc; una ragazza ancora pallida di studio racconta loquace il suo esame di maturità all’amica che ancora studia preoccupata dandole consigli e informazioni con la partecipazione di chi non ha ancora smaltito l’emozione. E poi ci sono le commesse dei negozi e i soliti immancabili promoter: un popolo stanziale in terra nomade, in questo limbo tra il cielo e la terra che li rende invisibili agli occhi dei viaggiatori . Siamo tutti qui e altrove,vicini e distanti,soli e in compagnia..per un breve lasso di tempo le nostre vite si intrecciano e si osservano e poi magari…chissà…

Volo e mi godo il finestrino. Giornata limpidissima. Le coste e il mare sono meravigliose, l’ entroterra è verde e disabitato ed è tutto così bello che ho meno paura! Mi rilasso appena e mi pento subito: gli ultimi dieci minuti il vento aumenta e l’atterraggio mi fa sudare le mani!

Scendo e mi godo il sole caldo, manca solo il profumo del ginepro e dell’ elicriso ma sono arrivata! QUI, sono QUI! Non si può avvisare che sono arrivata e non so dov è chi mi viene a prendere: lo scoprirò e mi piace questa incertezza, è più rilassante che dover avere sempre tutto sotto controllo!

Stare qui significa avere TUTTO per stare bene ma NIENTE di ciò che ci serve di solito a casa . Bastano pochi vestiti perché l’acqua, il sole e il vento li lavano ,asciugano e stirano in poco tempo e perché il clima non richiede di indossare troppo capi. Bastano un paio di sandali perché spesso si può camminare scalzi. Bastano pochi alimenti per nutrirsi ,tutti prodotti in questi posti , saporiti e naturali: un sapore TUTTO che annulla il NIENTE spesso anonimo dei mille prodotti confezionati. Basta la luce della luna per rischiarare la cena e le chiacchiere tra amici sotto i lecci la sera. Basta camminare per scoprire  che la Natura ha già TUTTO : colori,fantasia, novità , storia e non le manca NIENTE ! Basta a ascoltare le cicale per ore per apprezzare il NIENTE che è il silenzio e basta guardare il tramonto come fosse la prima volta senza fare tante foto per gustarselo TUTTO minuto per minuto…colore dopo colore fino al blu notte e alle stelle. Basta così poco per stare bene con le persone: pescare un pesce e farne un piatto per tutti, ritirare i panni asciutti che profumano di pulito, ridere insieme delle proprie debolezze e renderle così più leggere e tollerabili, partecipare e condividere anche semplicemente spazzando le foglie secche dal giardino comune, passeggiare insieme e riflettere insieme sul futuro: basta un NIENTE per avere TUTTO. Si lo so, in vacanza tutto è più facile, ma potrebbe essere una ricarica per recuperare il giusto peso delle cose e sgonfiare quelle inutili, potrebbe essere l’occasione per smettere di delocalizzare sempre il cervello e il cuore ai megabyte o di affidare la memoria solo a pixel, potrebbe essere invece  l’opportunità per ricominciare a ricordare eventi ed emozioni perché si è vissuto pienamente ogni momento e non solo perché si sono fatti mille scatti che poi , magari, saranno corretti con Photoshop .

A volte ci si illude di poter essere sempre ovunque e di dover sempre intervenire,di poter sempre risolvere i problemi del mondo, a volte è più prezioso essere QUI con  chi ci è vicino anche fosse uno in coda al supermercato (è pur sempre una persona piena di vissuto e vita) SENZA distrazioni ma osservatori della realtà, con TUTTO se stessi e SENZA superfluo.

Per concludere un piatto povero e saporito imparato QUI, SENZA tanti ingredienti (solo tre) , che si cucina SENZA difficoltá e si mangia TUTTO con gusto:

PANE CARASAU AL BBQ

Si prende il pane Carasau (o carta da musica) e lo si spezza a mano in spicchi. Lo si bagna bene in acqua perché recuperi morbidezza, non troppo sennò si sfalda. Si taglia a fettine un formaggio morbido e saporito e lo si mette tra due pezzi di pane bagnato tipo panino. Si adagia il tutto sul barbecue o su una bistecchiera bella calda..si gira dopo pochi secondi..e poi ci sono due alternative: o chiudete gli occhi e ve lo pappate voi caldo e morbido o lo offrite ai vostri commensali guadagnando 100 punti in un boccone!! Se poi volete sperimentare si può giocare con cipolle appassite al burro..o all aceto balsamico..verdurine varie..pezzettini di salsiccia..uova..formaggio e miele..etc etc..

 

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