Cose | Incontri | Luoghi | Narrazioni | Riflessioni

Robert, homo faber .

lunedì 9 aprile 2018

Se dicessi  “Robert Cross fa ceramiche stupende!” non direi tutta la verità.
E potreste rispondere “…si, come tanti altri!”

In effetti in Italia ci sono tanti che fanno i ceramisti e sono bravissimi. Ognuno con la sua particolare vena artistica…
Senza togliere niente a nessuno io però vi racconto che tipo di ceramista, anzi no , di persona è Robert.
E’ una bellissima mattina di prima Primavera, parto dalle solite strade cittadine e trafficate ma  so che prendendo la direzione giusta si possono raggiungere angoli di Mondo che ci riportano al cuore della Terra. Così da via La Spezia giro a destra… evito Collecchio…ma prima di Noceto vado a sinistra e attraverso Cella : poche case, poche anime, ma verde e sole, silenzio e pace…poi ecco Via dello Zoppino, che come da indicazione sul sito si erge con “…numerose curve in salita…” Più salgo e più ho la sensazione di uscire dal Mondo e di entrare nella Terra, Madre Terra.
Via dello Zoppino mi impone un bivio: sinistra. Procedo sulla costa tra un casolare e l’altro con panorama su dolci declivi coperti di verde, feriti da sporadici calanchi…vorrei godermi il panorama ma devo cercare il posto ! Giungo a una semplice indicazione su un pannello di legno “ B&B 300 metri, civico 75”  Robert è così :semplice, essenziale, chi lo cerca lo trova. Un ultimo strappetto sulla stradina in salita e compare un complesso di tre casette circondate e coccolate da gatti e fiori, alberi e uccellini che cantano e volano, i secondi , che cacciano e sonnecchiano i primi. Capisco di essere arrivata perché il giardino è disseminato di vasi e ciotole stupendi che assolvono eleganti gli usi più comuni. Giro l’angolo e mi trovo nel back stage di questa meraviglia. Dietro a una porticina di legno, nella penombra intravedo un uomo chino che modella pezzi grezzi, ma non appena busso al vetro della porta mi accoglie un sorriso e una vigorosa stretta di mano! 
Robert apre in pochi secondi il suo laboratorio e il suo cuore, mi mostra con calma e senza sosta i suoi progetti: un forno nuovo a legna per cuocere la sua produzione inquinando il meno possibile; la legna che usa tagliandola dai boschi concessi è poi reintegrata da piante che sistema lui stesso; i mattoni per il forno sono di recupero; gli oggetti sono principalmente utili, la Bellezza viene dalla sua passione, dalla eterna sfida tra le sue esperte conoscenze in fatto di chimica e tecnica e la Natura che ogni volta lo sorprende esaltando il suo lavoro con tinte imprevedibili e irripetibili: ogni pezzo ha la sua personalità. Così come ogni rosa è diversa da un’altra. Ogni ape ha il suo volo. Ogni ramo ha la sua gemma.
Robert col suo lavoro collabora a piene mani con Madre Natura, sua inseparabile e rispettata compagna di vita. Allora si spiega anche il suo orto biologico. Si spiega quel bellissimo bacile ai piedi della fontanella avvolto da erba selvatica. Si spiega il suo incanto e la passione che lo portano a creare, inventare, migliorare il suo lavoro senza la smania di farsi pubblicità.
Parlando convenivamo che gli Artigiani come lui, come tutti quelli che ho incontrato fin’ora e che cerco, sono un po’ nascosti, defilati non per pigrizia ma per difesa. Se dovessero produrre in serie non sarebbero più artigiani e,  peggio, non sarebbero più sé stessi. E siccome il loro lavoro tocca il cuore , tocca le nostre radici, il nostro appartenere a questo Pianeta vivo e meraviglioso, le persone che lo trovano ne restano incantate e fanno quel sufficiente tamtam di passaparola che gli permette di vivere e mantenere la sua peculiarità .
E poi la sua storia è bellissima: un’altro esempio di come la Vita sa tessere intrecci sorprendenti. Sua madre, nata lì dove ora abita Robert , emigrò in Inghilterra dopo la guerra e lì si sposò.
Robert si appassionò fin da piccolissimo alla “pottery” osservando i monaci che creavano ceramiche nel monastero vicino casa mentre i suoi erano in chiesa. Studiò biologia, ma la ceramica che  lo seguiva e lo precedeva , lui non l’ha mai abbandonata. Finché tra un corso e l’altro definì il suo stile e la sua ricerca… viaggiò dalla Toscana..a Torino…a Venezia…imparando da prestigiosi maestri che videro in lui qualcosa di speciale. Finché ritrovò pace e compimento lì dove aveva passato le sue vacanze d’infanzia a casa della famiglia materna .  Tutto torna. Tutto scorre ma noi abbiamo bisogno di radici. Possono essere un luogo, un’attività, una persona…per Robert sono tutte insieme e parlando con lui si avverte la passione , che è tensione verso cose nuove , e l’ appagamento, che è serenità e consapevolezza…
Dice il saggio : homo faber fortunae suae. Dove faber è “artigiano” e “artefice”:
 Robert , col suo perfetto italiano cantato con accento inglese, ne è un esempio!
Non vi dico altro.
Perché ci sono parole che che invitano a scoprire, e silenzi che liberano la ricerca…
Adesso sta a voi: “Gabbiano studio pottery, civico 77”.
Fuori dal Mondo, dentro la Terra.
per info
Gabbiano studio pottery
Via Gabbiano 77 , Noceto (PR)
ceramicacross@gmail.com
ceramicacross.wordpress.com
  1. È lui, lo riconosco e per fortuna lo conosco! Una bella persona da cui traspare un passato vissuto intensamente, una bella persona che merita il futuro che desidera.

Rispondi a Fausta Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *