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Federica, be sugar… be happy!

domenica 8 ottobre 2017

Cresciuta in un quartiere di  periferia in costruzione dall’atmosfera da ragazzo della via Gluck, Federica da bambina saltava la corda, inseguiva le galline della casa a fianco e non desiderava un cellulare perché allora non l’aveva pressoché nessuno.

Le gru  dei cantieri lasciarono il posto alle ruspe dei giardinieri comunali perché piantassero timidi filari di ciliegi da fiore lungo la via principale, l’unica già asfaltata.
Alle finestre comparivano le prime tende, e i primi stenditoi carichi di bucato uscivano sui  balconi dei condomini ogni giorno più abitati.
Il parco giochi nuovo fiammante prendeva vita coi primi passeggini, e i nonni prendevano il sole orgogliosi dei loro nipotini.

Il timido filare , lentamente e silenziosamente , diventava una rigogliosa schiera di tronchi che adesso a primavera  non teme confronti coi giardini di ciliegi giapponesi.

Con altrettanta discrezione Federica cresceva: il motorino prese il posto della corda, la pallavolo il posto delle galline intanto che gli studi scientifici e universitari cominciavano e si concludevano con una splendida laurea in marketing e comunicazione. Unico fattore invariato i suoi occhi azzurri, dolcissimi e determinati e il suo sorriso costante e, solo apparentemente, timido.
 Erano gli anni delle torte in pasta di zucchero , gli anni in cui Buddy Valastro ci incuriosiva con le sue creazioni, appariscenti, scenografiche, direi circensi, dove la decorazione prendeva il sopravvento sul sapore, uniformato e dolcissimo con ben poca fantasia. Erano gli anni in cui anche da noi comparivano i primi corsi per imparare questa tecnica che, tra l’altro, vanta in Italia maestri indiscussi a livello mondiale , dove la decorazione dei dolci è una vera e propria arte da nord a sud con mille tradizioni e variazioni spettacolari.
Così Federica un dicembre di alcuni anni fa , appena laureata, in cerca di lavoro e ispirazione, si iscrive, in un negozio specializzato di pasticceria, ad un corso per fare torte natalizie in pasta di zucchero.
Per tutti è Inverno ma per lei è Primavera : forse non lo sa, forse ci spera , ma è l’inizio di un nuovo dolcissimo futuro.
 La laurea e i geni del papà, che per lavoro diciamo “sa fare i conti” le fanno immaginare come rendere questa passione un lavoro. L’infanzia e i geni della mamma , creativa e di buon gusto , la ispirano e la invogliano a continuare. Tra un curriculum e un altro, con qualche lavoretto a tempo indeterminato non perde tempo e comincia a esercitarsi con i compleanni degli amici, coi primi battesimi o con le amiche della mamma , sperimentando tecniche e decorazioni nuove, perché come dice lei : ogni torta , ogni biscotto può essere una sfida!
Come rendere stabili tre piani di torta farcita e decorata resistendo incolume ai dossi e alle curve del trasporto?
Come stendere la glassa ?
Come farla asciugare quando il clima è umido ?
Come fissare una cascata di fiori di zucchero ,fatti a mano uno per uno , su tre piani di torta immacolata?
Come decorare una torta nuziale in modo originale?
Come rendere un buffet da sposi allegro e spensierato avendo come colori solo il bianco e il nero?
Come trasformare una torta in un castello da principessa?
Ogni volta un progetto nuovo…ogni volta un po’ più di esperienza…ma ancora tutto è solo gioco, serio ma gioco, fatto per amici.
 Finché le arriva una voce “cercano una cassiera in una pasticceria in via Bixio” . Cassiera…non era il suo intento…ma chissà , da cosa nasce cosa…
Non ha numero civico né il nome e in  via Bixio di pasticceria ce n ‘è  ben più d’una!
Ma la Vita ha più fantasia di noi e sa stupire, e sa guidare i nostri passi.
Fatto sta che Federica va.
Entra in una delle tante.
Chiede.
“No, veramente non cerchiamo una cassiera…ma un aiuto in laboratorio…lei può?”
 Io non c’ero ma posso ben immaginare lo sguardo stupito, il sorriso incredulo, il tuffo al cuore, forse un attimo di stordimento, e la difficoltà a trattenere l’entusiasmo! “Certo!”
La pasticceria era stata appena rilevata da due giovani che volevano cimentarsi in un progetto nuovo e si sono subito rivelati disponibili ad accogliere le sue nuove proposte. Ma Federica sa che ha molto da imparare e così appena può gira , cerca, si muove per imparare e affinare la tecnica : va a Londra da Peggy Porschen , una boutique di dolcetti e pasticcini che finalmente sa fare cose buone e belle dal gusto anglosassone ma raffinato, piacevole anche ai nostri palati; poi va a Milano e impara altre torte americane ma fatte coi nostri ingredienti locali (e vi assicuro che la Cheesecake fatta con la robiola è molto meglio che col formaggio industriale in vaschetta !); poi va da Knamm e il cioccolato non ha più segreti; poi impara a fare i fiori di pasta di zucchero disseminando la cucina di delicati petali dolci lasciati asciugare per poi assemblarli delicatamente … Federica , instancabile, continua a lavorare e crescere, a imparare e a sperimentare, a copiare e inventare, ad ascoltare e proporre, finché tramite la pasticceria non saranno più solo gli amici a chiamarla ma matrimoni, battesimi, compleanni, anniversari e ogni tipo di festa che voglia celebrare con bontà e bellezza un evento gioioso! E non pensate soltanto alle torte in pasta di zucchero: anche una crostata, anche un frollino, anche un confetto possono essere, oltre che buonissimi, bellissimi!
 Per reagire a un momento davvero triste della sua vita decise che il suo motto sarebbe stato “be happy”, ma non come in una commedia rosa e romantica, ma con l’impegno e la determinazione di perseguire un sogno per renderlo  realtà. La Vita l’ha stupita ma lei ha colto l’occasione, l’ha coltivata, o, meglio l’ha impastata lavorata e cotta a puntino, così che la pasticceria le ha donato non solo il lavoro che sognava , ma anche l’amore. Ed Emma, il più bel “pasticcino” della sua vita, un incanto di bimba cresciuta , potremmo dire, cullata dal ritmo cadenzato e morbido dell’impastatrice in laboratorio, e che adesso armeggia già con stampini e matterelli “aiutando” la mamma in cucina.
Ormai i dolci sono il suo lavoro a tempo pieno, e vi auguro di poter conoscere e sperimentare le sue creazioni, così come vi auguro di progettare, col suo sorriso, il vostro dolce, unico e irripetibile come l’evento che volete festeggiare: le foto che vedete parlano meglio del mio post!
E allora… voglia di dolce? Federica Orzi su FB, o pasticceria “La Fiorentina” a Parma…BE HAPPY!!!
  1. Assolutamente perfetto nella descrizione di questa passione nata per gioco ma poi mantenuta con tenacia e costanza!!! Bravissima Benedetta!! Non potevi scrivere parole più appropriate!
    Katia

  2. Una lacrima anzi più di una…
    Per una dolcissima descirzione…
    Per una protagonista dalle mille risorse a cui voglio molto bene da…sempre.
    Bravissima Benedetta !
    Irene

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