Più passa il tempo più mi rendo conto di quanto la partenza per questo cammino abbia le sue radici in un tempo che è durato diversi mesi.
In un certo senso ci ho messo un anno per fare lo zaino.
La proposta è arrivata a giugno 2020 quando, dopo tanto tempo e spavento, imparavamo un nuovo modo di stare insieme, quando nuovi gesti diventavano usuali e necessari, quando il desiderio di abbracciarsi faticava a svestirsi del timore e del sospetto.
Zia L. mi propose la “via degli dei” con sua sorella G. in ottobre. Accettai senza titubanze ma non potemmo partire né quella volta né la seconda volta quando avremmo dovuto camminare in Abruzzo. Mi dispiaceva perché ci tenevo molto ma sentivo che era solo una pausa, un intervallo necessario. Il fatto che ci fu un terzo tentativo era il segno che importava a tutte e tre. Mi fu proposto “Il glorioso ritorno”. Con un nome così chissà che cammino sarebbe stato! Ma avrei accettato qualsiasi proposta tale era la voglia di partire. Mi accontentai di sapere che avremmo camminato sulle Alpi piemontesi, sui passi dei valdesi, la terza settimana di luglio 2021. Sapevo che le mie compagne di viaggio erano esperte e affiatate, due tipe toste con le quali condividevo l’amore per i sentieri e la curiosità di conoscere luoghi e persone nuove. Non sapevo moltissime altre cose che passo dopo passo mi avrebbero arricchito come un caleidoscopio di emozioni e scoperte. Le solidi radici dell’attesa e del desiderio emergevano in un piccolo ma forte tronco fatto di preparativi e speranze, incognite ed esperienze. Le foglie caleidoscopiche sarebbero arrivate sul sentiero.
A inizio Luglio avevo poche certezze: 8 kg di zaino saranno tutto quello che mi servirà. In quel peso, in quello poco spazio dovevo riassumere cosa è davvero necessario ed essenziale per camminare 8 giorni in montagna. Come le altre volte avrei disteso sul letto mucchi di indumenti e accessori imprescindibili, e poi, come le altre volte, uno ad uno si sarebbero rivelati effimeri se non inutili. Sorridevo di me e dei miei mille fronzoli accantonati sul letto assaporando già la leggerezza del aver davvero bisogno di poche cose. Sarei rimasta così leggera anche al ritorno?
Chi è l'autore di MerakiBlog
Benedetta
Blogger, Viaggiatrice
Mi chiamo Benedetta, gloriosa classe '67...sono italianissima: nata e cresciuta in una piccola e bella città di provincia ho nonni e genitori che vengono da posti diversi, infatti in me scorre sangue trentino, veneto, lombardo, romano e sardo e ne sono orgogliosa! Questa condizione mi ha abituata all'importanza dell'avere orizzonti larghi, a voler scoprire e capire diverse abitudini e sensibilità.
Sono stata educata col senso del bello anche nelle piccole cose
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